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Ecco come passare ai LED

Il passaggio dalle lampadine convenzionali ai LED procede a pieno regime. Da settembre di quest’anno non sarà più consentita la vendita di alcuni tubi alogeni e fluorescenti. Per garantire una sostituzione senza problemi, occorre tenere conto di alcuni aspetti.

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Dal 2023 in Svizzera è in vigore un divieto di produzione e importazione di lampadine alogene e fluorescenti. Mentre da settembre di quest’anno alcuni modelli non potranno più essere neppure venduti (vedi grafico). Stefan Bormann, esperto in illuminazione presso l’Ufficio Federale dell’Energia (UFE), dice che non c’è motivo di rimpiangere le vecchie lampadine. «Con il passaggio ai dispositivi a LED è possibile ridurre il consumo di elettricità tra il 50 e il 95 per cento.» Inoltre, la qualità dell’illuminazione è nettamente superiore a quella delle lampade fluorescenti ed è equivalente a quella delle lampadine a incandescenza e delle lampade alogene, da tempo vietate.

In molti casi, il passaggio è semplice. I dispositivi di illuminazione più diffusi nelle abitazioni private, con attacco a vite, possono essere sostituiti uno a uno. Tuttavia, ci sono casi in cui non è possibile sostituire la lampadina in modo soddisfacente. Un esempio tipico sono le lampade a stelo, che proiettano la luce sia verso l’alto, in direzione del soffitto, sia verso il basso, sul tavolo. «Non esistono lampadine a LED con caratteristiche costruttive tali da garantire un’emissione di luce a 360°», spiega Bormann.

Set per la conversione

Per le lampade vendute in grandi quantità esistono dei set di conversione, grazie ai quali è possibile continuare a utilizzare le strutture preesistenti. Se non sono disponibili moduli di conversione, è possibile verificare se passando ai LED l’illuminazione è soddisfacente. In caso contrario, potrebbe aver senso chiedere a un produttore di lampade specializzato di convertire pezzi singoli di valore in LED. Altrimenti si sostituisce l’intera lampada. La seconda soluzione può essere necessaria anche per lampade chiuse, come ad esempio lampade da lettura, lampade a sfera in bagno o armadietti a specchio, in cui la lampadina si surriscalda notevolmente. Secondo Bormann questo rappresenta un problema per il passaggio ai LED, considerato che «quando i LED si surriscaldano si danneggiano rapidamente». Se non si vuole sostituire l’intero mobile a specchio, conviene chiedere al fornitore se per il modello in questione è disponibile un kit di conversione. In questo modo si garantisce una dissipazione del calore compatibile con i LED. L’installazione deve essere eseguita da un elettricista.

Nel caso di plafoniere o strisce luminose standardizzate e integrate è spesso possibile sostituire il corpo illuminante con un altro identico. Si tratta di un’operazione semplice che richiede una pianificazione minima. Tuttavia, una sostituzione 1:1 cristallizza la condizione di illuminazione esistente, quindi potrebbe essere utile rivolgersi a un pianificatore illuminotecnico.

Questo vale soprattutto per le aree di dimensioni maggiori, come parcheggi sotterranei o vani scala. Spesso l’illuminazione non soddisfa più le esigenze del momento: forse non servono così tante fonti di luce, o sono posizionate nei punti sbagliati. In questi casi, una ristrutturazione completa consente di risparmiare molta elettricità. È, inoltre, possibile installare contemporaneamente moderne tecnologie come rilevatori di movimento o sistemi di controllo intelligenti, che consentono di accendere e spegnere le luci o di regolarle tramite uno smartphone.

Un caso particolare sono i tubi fluorescenti, denominati impropriamente anche tubi al neon. Questi tubi funzionano solo con un ballast: quelli più vecchi con uno convenzionale, mentre quelli più recenti con uno elettronico. Per entrambi i modelli esistono alternative a LED. I tubi ad accensione convenzionale, riconoscibili per il loro sfarfallio iniziale, contengono un cosiddetto starter: un piccolo cilindro sul raccordo. Quando si acquista un tubo a LED, viene fornito uno starter sostitutivo compatibile con i LED, che può essere installato in modo semplice.

Negli immobili in locazione, i proprietari sono responsabili della fornitura di un’illuminazione adeguata nel vano scala e nell’area di accesso. Spetta invece ai locatari correggere a proprie spese difetti di piccola entità dell’abitazione, a condizione che sia possibile farlo senza conoscenze specialistiche. Questa «piccola manutenzione» comprende la sostituzione di una lampadina. Al contrario, una luce a incasso, in quanto non compatibile con i LED, può essere sostituita solo da un elettricista e i relativi costi sono a carico del locatore.

Chi utilizza nuove lampadine, deve smaltire quelle vecchie. Le lampadine alogene e quelle a incandescenza, che non contengono sostanze nocive, possono essere smaltite con i rifiuti solidi urbani. I LED non funzionanti, invece, sono rifiuti elettrici ed elettronici, mentre i tubi fluorescenti e le lampade a risparmio energetico contenenti mercurio sono classificati come rifiuti speciali. Possono essere tutti consegnati presso i punti vendita o i centri di raccolta.

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Sostituzione LED adatta in base al tipo di attacco.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente nella Rivista dell’energia2025. Dai un'occhiata agli altri articoli di questo edizione:

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